1. |
il solito
04:03
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E' già passato un minuto rispetto a un minuto fa
che avrei potuto trascorrere diversamente
e tutti sono andati a buttarsi su letti comodi
qui sono rimasti i lampioni a spiarci
in questa notte.
Anche le cose che durano troppo
finiscono e non era mai il momento.
Dimentico solamente le cose indimenticabili
perché mentre le amavo pensavo
a non farle andare.
Anche se frasi solenni mi incoronano
non cambia niente
anche se le tue braccia mi incorniciano
non cambia niente
non cambia niente
cambia niente.
Pa pa pa pa pa
potremo andarcene diluiti (è già passato un minuto)
in fondo siamo liquidi (è già passato un minuto)
leggeri (è già passato)
Pa pa pa pa pa
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2. |
corridoio
06:25
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Se dovessi riflettere su tutto ciò che dico
non avrei più tempo libero.
Se tu restassi zitta un attimo
avrei più tempo per capire.
Disegnando cieli in una stanza senza vetri
mettendo foglie al posto della moquette
ci ritroviamo cartelli pubblicitari
sorridenti, pronti per le feste.
Albachiara, hai già finito le cose da dire?
Allora segui la freccia
insieme a questi sguardi indecisi
in questo garage ipertecnologico.
Arriva la sera e hai già finito le cose da dire
ma intanto segui la freccia
insieme a questi sguardi indecisi
in questo garage ipertecnologico.
E siamo giovani
e il mio capriccio è ammesso
e niente è fermo
e niente avrò da perdere
non sono capito
o non riesco a spiegarmi
e fu così che non rimase impresso.
Percorriamo corridoi stretti in due
insabbiando prove contro di noi
diventiamo manichini
abbracciati e sorridenti
con i piedi freddi.
Hai messo a posto i capelli?
Ma la tua testa ha cominciato a deragliare
usciamo da questi anni di grigiore
preferisci il retro o la porta principale?
E poi senti come suona bene tornare
suona come un trapano in cucina
come quella poesia venuta in mente
e mai scritta.
Si festeggia un anno in più
la fine di un'estate infinita
per recuperare cancello la data di nascita
metto i vestiti di tre anni fa
mi aggrappo alle lancette dell'orologio
non mi lavo la faccia
e torno da te.
Siamo rinchiusi
in qualche metro cubo
ma soprattutto
chiusi in noi stessi.
Percorriamo corridoio stretti in due
non ho più spazio libero (x 6)
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3. |
franco e forte
03:57
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Franco ha detto di voler vivere di musica
di alto livello, di alto livello
dire verità di valore
essere un uomo di spessore, spessore.
Franco ha detto che resterà
tutto di un pezzo
salvo tagliarsi l’anima
per entrare
nel suo palazzo condominiale
Camminiamo, divisi
dai pali della luce
fra prostitute e poveri
evitando di commentare
per paura di essere
un po’ meno artisti
un po’ meno artisti
un po’ meno artisti.
Franco ha detto che questo qui
è il suo posto
ma l’ho visto correre
in bicicletta, sull’autostrada
fino al mare a respirare
l’aria del porto
poi è sparito.
Dal dolore guarirai, dalla debolezza io mai.
Dal dolore guarirai, dalla debolezza io mai.
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4. |
chinaski alla chitarra
02:24
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(instrumental)
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5. |
scatolone
02:14
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E canterò di quando mi sono ubriacato al mare,
e trallallero e trallallà.
Resto a fare sbadigli su questo scaffale,
mentre ti rendi ridicolo
è il tuo premio per non esser stato
normale
guadagnare e accoppiarsi,
tutto il resto è superfluo.
Normale guadagnare e accoppiarsi,
tutto il resto è superfluo.
Tu torna a fare il commesso
che aspetta ancora
davanti al negozio vuoto,
a preparare discorsi da casa
prima di presentarti,
vorresti vivere fuori dagli schemi
ma hai fame ad ora di cena,
convinto di aver scoperto ora il mondo
ma esiste già da un po’
scoperto ora il mondo
ma esiste già da un po’.
Non c’è la perfezione, ma tu si.
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6. |
cada
01:36
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(instrumental)
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7. |
vera
04:00
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Nella corsa ci siamo scontrati
ma io ti ho spinta lontano.
Qualcuno verrà e farà lo stesso con me.
Siamo le uniche cause
del bene e del male
delle nostre giornate.
Dovrei esserci prima io
per aver qualcosa da darti,
non soltanto da sfilarti.
Più passa il tempo e più perdiamo forze,
io oggi ti ho investita
poi sono tornato indietro, pentito
ma ti ho investita di nuovo
poi sono tornato avanti
e ti ho investita ancora
intanto sono rimasto
a fissare lo stesso vetro (ti ho vestita di nuovo)
intanto sono rimasto
indietro.
Hai capito tutto a 20 anni
e lì ti sei fermata
ne hai 30
e li ti sei fermato.
Più passa il tempo e più perdiamo forze
vengo a soccorrere il tuo cadavere.
Più passa il tempo e più perdiamo tracce
vengo a nascondere il tuo cadavere.
Più passa il tempo e più perdiamo pezzi
vengo a soccorrere il tuo cadavere.
Più passa il tempo e più si stringe
vengo a nascondere il tuo cadavere.
A noi piacciono le serate d’addio,
gli appuntamenti celesti per continuare a sperare.
A te invece piace parlare
con le orecchie chiuse a chiave
in luoghi aperti al pubblico dove
è vietato urlare.
Nella corsa ci siamo scontrati
cantando a squarciagola: “na na na na na!”
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8. |
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Sembra acqua passata
poi i primi crepitii
tutti iniziano a correre verso un tetto
attraversando il capolinea
bloccando la circolazione
anche tu lo fai
ma in fondo che piova in una giornata autunnale
non è poi così importante
e non hai paura
anche cani e porci corrono insieme a te.
Ti infili tra di loro
li usi come scudo per proteggerti
dall’arrembaggio dei taxi
dal tilt del traffico.
Ti scontri con signori anziani
con capelli pochi, tinti
e con buste che non si capisce mai bene che cosa contengano.
Si spostano goffamente alla ricerca di un riparo
imprecando come se la pioggia fosse il male più assoluto
piuttosto della consapevolezza di stare già galleggiando da un pezzo
che sia tutto già affondato da un pezzo
tutto già affondato.
“Da quanto tempo?”
Sali su un tram (sei su un tram)
non ricordi di aver fatto caso alla sua direzione.
Salti su un tram (sei su un tram)
non ricordi di aver fatto caso alla sua direzione.
Salti su un tram (non ricordi)
non ricordi il motivo.
Queste parole
ci riporteranno al principio
queste perle
ci illuderanno di nuovo.
Acqua passata, sembra acqua passata.
Ieri avrei mollato tutto
ma oggi è lunedi.
Sono mesi, o forse anni,
che mi sveglio qui
ed è come ieri.
Vivo su un tram (vivo su un tram)
non ricordo il motivo ma sicuramente un motivo c’è
Vivo su un tram (vivo su un tram)
non ricordo il motivo ma sicuramente un motivo c’è
Vivo su un tram (vivo su un tram)
e riparto dal fondo
senza freni
senza freni
senza freni.
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unminutodisilenzio Rome, Italy
unminutodisilenzio nasce nell’ottobre 2012 dall’incontro tra Federico Petitto (voce e chitarra acustica) e Riccardo Izzo (chitarra elettrica). La line-up è attualmente completata da Diego Zaccagnini (batteria) ed Emiliano Merlin (basso). "IERI", uscito in free download il 27 gennaio 2014, è il loro primo album. ... more
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